Intesa e calcolo
К оглавлению1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 1617 18 19 20 21 22 23 24 26 27 28 29 30 31 32
34 35 36 39 40 41 43 44 45 46 47 48 49 50
51 52 53 54 56 58 59 60 61 62
L'assicurazione
della sussistenza dell'essere vivente riguarda un duplice aspetto: il rapporto
dell'uomo con l'uomo, e il rapporto dell'uomo con le cose. (Tale rapporto
rimane su di un piano superficiale se non se ne considera il fondamento, che и,
secondo la tesi di Essere e Tempo, la comprensione dell'essere). I termini
"intesa" e "calcolo" si riferiscono, rispettivamente, al
rapporto con l'uomo e con la cosa.
L'intesa, in
senso essenziale, si riferisce al convenire sugli stessi principi, su qualcosa
di identico e di stabile, che diviene cosм anche il fondamento dello stesso
divergere delle opinioni. L'intesa, lungi dall'essere una sorta di cedimento o
di debolezza, richiede invece la lotta suprema e piщ difficile, perchи implica
l'edificazione dei fini essenziali, e fissa la stessa identitа (Selbstheit) ed
identicitа (Selbigkeit) umana. L'accordo reciproco, inoltre, non si riferisce
solo agli uomoni, ma anche alle cose alle quali essi si rapportano. Di qui il
"calcolo", che fissa e stabilizza le cose che l'uomo puт prendere in
questo o in quell'uso.
Siamo ora in
grado di leggere il secondo capoverso del brano n. 515, che recita: "Nella
formazione della ragione, della logica, delle categorie и stato determinante il
bisogno: il bisogno non di "conoscere" ma di sussumere, di
schematizzare, al fine dell'intesa, del calcolo".
Questa frase
descrive ciт in cui N. vede l'essenza della ragione e del conoscere: la prassi,
in quanto atto del vivere, come assegnazione di schemi che attengono al
comportamento dell'uomo con l'uomo e con le cose. Schemi che vengono escogitati
e premessi al caos in modo tale che esso appare sempre e unicamente nel loro
orizzonte.
L'assicurazione
della sussistenza dell'essere vivente riguarda un duplice aspetto: il rapporto
dell'uomo con l'uomo, e il rapporto dell'uomo con le cose. (Tale rapporto
rimane su di un piano superficiale se non se ne considera il fondamento, che и,
secondo la tesi di Essere e Tempo, la comprensione dell'essere). I termini
"intesa" e "calcolo" si riferiscono, rispettivamente, al
rapporto con l'uomo e con la cosa.
L'intesa, in
senso essenziale, si riferisce al convenire sugli stessi principi, su qualcosa
di identico e di stabile, che diviene cosм anche il fondamento dello stesso
divergere delle opinioni. L'intesa, lungi dall'essere una sorta di cedimento o
di debolezza, richiede invece la lotta suprema e piщ difficile, perchи implica
l'edificazione dei fini essenziali, e fissa la stessa identitа (Selbstheit) ed
identicitа (Selbigkeit) umana. L'accordo reciproco, inoltre, non si riferisce
solo agli uomoni, ma anche alle cose alle quali essi si rapportano. Di qui il
"calcolo", che fissa e stabilizza le cose che l'uomo puт prendere in
questo o in quell'uso.
Siamo ora in
grado di leggere il secondo capoverso del brano n. 515, che recita: "Nella
formazione della ragione, della logica, delle categorie и stato determinante il
bisogno: il bisogno non di "conoscere" ma di sussumere, di
schematizzare, al fine dell'intesa, del calcolo".
Questa frase
descrive ciт in cui N. vede l'essenza della ragione e del conoscere: la prassi,
in quanto atto del vivere, come assegnazione di schemi che attengono al
comportamento dell'uomo con l'uomo e con le cose. Schemi che vengono escogitati
e premessi al caos in modo tale che esso appare sempre e unicamente nel loro
orizzonte.