La nuova posizione di valori

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Ciт che nella sezione B si richiede e a cui si invita, и il tentativo esplicito e consapevole di svalutare i valori supremi e di deporli. Ora il nichilismo non и piщ un processo a cui assistiamo da spettatori, ma si rivela essere la storia della nostra epoca, dalla quale siamo sollecitati. Ora, poichи la svalutazione che si compie comporta un cambiamento dell'ente nel suo insieme, essa и anche il cammino verso un nuovo principio della posizione di valori, per il quale diviene necessario che si realizzino e si diffondano una nuova consapevolezza e un nuovo sapere circa l'origine e l'essenza dei valori. In tal modo il nichilismo diventa classico; la consapevolezza, il calcolo e il "ricalcolo" psicologico" lo contraddistinguono, come si evince dalla proposizione conclusiva della sezione B:

"- tutti questi valori sono, ricalcolati dal punto di vista psicologico, risultati di determinate prospettive di utilitа per il mantenimento e il potenziamento di forme di dominio umane: e solo falsamente sono proiettati nell'essenza delle cose. L'iperbolica ingenuitа dell'uomo и ancor sempre il postulare se stesso come seso e misura del valore delle cose..".

Con ciт и detto che i valori hanno il loro fondamento in "forme di dominio"; in altri termini, sono riferiti alla volontа di potenza, da cui traggono l'origine e l'ambito di validitа.

Partendo dalla sezione conclusiva del brano n. 12, la prima parte di esso, ove si delinea una "storia" del nichilismo, ci appare ora come la fase preliminare di una "nuova" posizione di valori, in modo tale da esperire il nichilismo piщ estremo non come declino (Niedergang), ma come trapasso (Uebergang) a nuove condizioni di esistenza. Questa visione del nichilismo и stata fissata da N., all'epoca della stesura del brano n. 12, anche in un altra annotazione:

"In determinate circostanze sarebbe segno di crescita incisiva ed essenzialissima, di trapasso a nuove condizioni di esistenza, il fatto che venisse al mondo la forma estrema di pessimismo, il vero e proprio nichilismo". (La volontа di potenza, n. 112).

 

Ciт che nella sezione B si richiede e a cui si invita, и il tentativo esplicito e consapevole di svalutare i valori supremi e di deporli. Ora il nichilismo non и piщ un processo a cui assistiamo da spettatori, ma si rivela essere la storia della nostra epoca, dalla quale siamo sollecitati. Ora, poichи la svalutazione che si compie comporta un cambiamento dell'ente nel suo insieme, essa и anche il cammino verso un nuovo principio della posizione di valori, per il quale diviene necessario che si realizzino e si diffondano una nuova consapevolezza e un nuovo sapere circa l'origine e l'essenza dei valori. In tal modo il nichilismo diventa classico; la consapevolezza, il calcolo e il "ricalcolo" psicologico" lo contraddistinguono, come si evince dalla proposizione conclusiva della sezione B:

"- tutti questi valori sono, ricalcolati dal punto di vista psicologico, risultati di determinate prospettive di utilitа per il mantenimento e il potenziamento di forme di dominio umane: e solo falsamente sono proiettati nell'essenza delle cose. L'iperbolica ingenuitа dell'uomo и ancor sempre il postulare se stesso come seso e misura del valore delle cose..".

Con ciт и detto che i valori hanno il loro fondamento in "forme di dominio"; in altri termini, sono riferiti alla volontа di potenza, da cui traggono l'origine e l'ambito di validitа.

Partendo dalla sezione conclusiva del brano n. 12, la prima parte di esso, ove si delinea una "storia" del nichilismo, ci appare ora come la fase preliminare di una "nuova" posizione di valori, in modo tale da esperire il nichilismo piщ estremo non come declino (Niedergang), ma come trapasso (Uebergang) a nuove condizioni di esistenza. Questa visione del nichilismo и stata fissata da N., all'epoca della stesura del brano n. 12, anche in un altra annotazione:

"In determinate circostanze sarebbe segno di crescita incisiva ed essenzialissima, di trapasso a nuove condizioni di esistenza, il fatto che venisse al mondo la forma estrema di pessimismo, il vero e proprio nichilismo". (La volontа di potenza, n. 112).