VII. La determinazione del nichilismo secondo la storia dell'essere

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 Il riconoscimento dell'ente come dato di fatto, l'interpretazione dell'essere come "valore", non consentono a N. di porre la domanda dell'essere in quanto tale. Con questo rilievo non intendiamo sottolineare una insufficienza della sua filosofia, ma portarci in prossimitа della sua metafisica, che per la prima volta pensa il nichilismo in quanto tale, per domandare se lo abbia veramente superato, e se, nel superamento, si mostri l'essenza propria del nichilismo. Quest'ultimo esige di pensare nella parola "nichilismo" il niente, congiuntamente al fatto che nell'ente in quanto tale succede qualcosa.

L'essenza del nichilismo и appunto la storia nella quale dell'essere stesso non ne и niente. Ma N. non supera il nichilismo: la sua filosofia и, anzi, l'ultimo irretimento, tale che il nichilismo finisce completamente di essere ciт che и. Il nichilismo cosм completamente finito, perfetto, и il compimento del nichilismo autentico. Pensando infatti il superamento come trasvalutazione di tutti i valori, nell'atto stesso in cui crede di superarlo, nella posizione di nuovi valori secondo la volontа di potenza, N si preclude la possibilitа di scorgere l'essere in quanto essere, e quindi la stessa essenza del nichilismo.

Prima di ogni superamento, c'и bisogno di portare alla luce l'essenza del nichilismo. Posto che in questo confronto, che riguarda l'essere, rimanga assegnata una parte anche al pensiero dell'uomo, questo pensiero, a sua volta, dovrа essere riconsiderato dall'essenza del nichilismo. Per questo ci chiediamo quale sia il fondamento del nichilismo autentico che comincia ad apparire e ci riguarda direttamente. La metafisica di N., in quanto metafisica della volontа di potenza, и il compimento del nichilismo autentico, ma non puт essere il fondamento del nichilismo autentico in quanto tale. Tale fondamento и la metafisica stessa.

 

 Il riconoscimento dell'ente come dato di fatto, l'interpretazione dell'essere come "valore", non consentono a N. di porre la domanda dell'essere in quanto tale. Con questo rilievo non intendiamo sottolineare una insufficienza della sua filosofia, ma portarci in prossimitа della sua metafisica, che per la prima volta pensa il nichilismo in quanto tale, per domandare se lo abbia veramente superato, e se, nel superamento, si mostri l'essenza propria del nichilismo. Quest'ultimo esige di pensare nella parola "nichilismo" il niente, congiuntamente al fatto che nell'ente in quanto tale succede qualcosa.

L'essenza del nichilismo и appunto la storia nella quale dell'essere stesso non ne и niente. Ma N. non supera il nichilismo: la sua filosofia и, anzi, l'ultimo irretimento, tale che il nichilismo finisce completamente di essere ciт che и. Il nichilismo cosм completamente finito, perfetto, и il compimento del nichilismo autentico. Pensando infatti il superamento come trasvalutazione di tutti i valori, nell'atto stesso in cui crede di superarlo, nella posizione di nuovi valori secondo la volontа di potenza, N si preclude la possibilitа di scorgere l'essere in quanto essere, e quindi la stessa essenza del nichilismo.

Prima di ogni superamento, c'и bisogno di portare alla luce l'essenza del nichilismo. Posto che in questo confronto, che riguarda l'essere, rimanga assegnata una parte anche al pensiero dell'uomo, questo pensiero, a sua volta, dovrа essere riconsiderato dall'essenza del nichilismo. Per questo ci chiediamo quale sia il fondamento del nichilismo autentico che comincia ad apparire e ci riguarda direttamente. La metafisica di N., in quanto metafisica della volontа di potenza, и il compimento del nichilismo autentico, ma non puт essere il fondamento del nichilismo autentico in quanto tale. Tale fondamento и la metafisica stessa.