Il mutamento dell' ypokeмmenon nel "subiectum"
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All'inizio della metafisica, l'ypokeмmenon и ciт che giace da sи dinanzi e permane. In corrispondenza con il mutamento dell'enиrgheia nella actualitas, l' ypokeмmenon diviene il subiectum, ma ciт oscura l'essenza dell'essere pensata in modo greco. Il subiectum assume il ruolo del fondamento e di ciт che и autenticamente costante e reale. Adesso, inoltre, il subiectum, entrando nell'orizzonte interpretativo della parola, и di supporto ad ogni affermazione e negazione. Esso, quindi, и ciт che nomina sia il soggetto della relazione soggetto-oggetto, sia il soggetto nella relazione soggetto predicato.
Quando, all'inizio della metafisica moderna, viene richiesto un fondamento assoluto che soddisfi all'essenza della veritа come certezza, si chiede di un subiectum, che giaccia giа rispettivamente dinanzi in ogni rap-presentare e per ogni rap-presentare. Tale subiectum и il rappresentante stesso (ego cogitans), a cui tutto il rappresentanto viene portato dinanzi. La realtа effettiva di ciт che in ogni rap-presentare viene rappresentato, ha il tratto fondamentale della rappresentatezza. Il carattere della presenza (Anwesenheit), che domina nell'essenza metafisica dell'essere, viene ora in luce come presenza (Praesenz) nel rap-presentare.
Non si и ancora compiuto, perт, l'intero rivolgimento che porta alla metafisica dell'etа moderna, come si vede dal fatto che la res cogitans и il soggetto eccelso, ma и contemporaneamente una substantia finita, cioи creata, nel senso della metafisica tradizionale. Tuttavia il rappresentare umano e l'uomo che rappresenta sono piщ costanti e piщ essenti di tutti gli altri enti: la mens humana reclamerа in futuro per sи il nome di "soggetto". Nella metafisica di Descartes il subiectum и l'uomo, nel senso che la actualitas di questo subiectum ha la sua essenza nell'actus del cogitare.
All'inizio della metafisica, l'ypokeмmenon и ciт che giace da sи dinanzi e permane. In corrispondenza con il mutamento dell'enиrgheia nella actualitas, l' ypokeмmenon diviene il subiectum, ma ciт oscura l'essenza dell'essere pensata in modo greco. Il subiectum assume il ruolo del fondamento e di ciт che и autenticamente costante e reale. Adesso, inoltre, il subiectum, entrando nell'orizzonte interpretativo della parola, и di supporto ad ogni affermazione e negazione. Esso, quindi, и ciт che nomina sia il soggetto della relazione soggetto-oggetto, sia il soggetto nella relazione soggetto predicato.
Quando, all'inizio della metafisica moderna, viene richiesto un fondamento assoluto che soddisfi all'essenza della veritа come certezza, si chiede di un subiectum, che giaccia giа rispettivamente dinanzi in ogni rap-presentare e per ogni rap-presentare. Tale subiectum и il rappresentante stesso (ego cogitans), a cui tutto il rappresentanto viene portato dinanzi. La realtа effettiva di ciт che in ogni rap-presentare viene rappresentato, ha il tratto fondamentale della rappresentatezza. Il carattere della presenza (Anwesenheit), che domina nell'essenza metafisica dell'essere, viene ora in luce come presenza (Praesenz) nel rap-presentare.
Non si и ancora compiuto, perт, l'intero rivolgimento che porta alla metafisica dell'etа moderna, come si vede dal fatto che la res cogitans и il soggetto eccelso, ma и contemporaneamente una substantia finita, cioи creata, nel senso della metafisica tradizionale. Tuttavia il rappresentare umano e l'uomo che rappresenta sono piщ costanti e piщ essenti di tutti gli altri enti: la mens humana reclamerа in futuro per sи il nome di "soggetto". Nella metafisica di Descartes il subiectum и l'uomo, nel senso che la actualitas di questo subiectum ha la sua essenza nell'actus del cogitare.